martedì 12 aprile 2016

Il Personal Trainer

Dopo esservi chiesti cosa ci fa Carlo Cracco in un bagno Scavolini, vi sarete chiesti sicuramente anche perchè non stavo scrivendo da tanto tempo sul mio blog, vero? Tranquilli, sono viva, ma per fortuna ho un lavoro che mi impegna molto, ed una vita, che per quanto a viverla non sembri questo granchè, in realtà è più piena di quanto io stessa pensassi. E lo è ancor di più da quando è entrato a farne parte il mio personal trainer. Ebbene sì, come Belen (o forse un po' meno)  ogni giorno vado in palestra e ho sostituto il pilates, che tanto faceva bene alla mia cervicale ma meno al mio culo, scegliendo di pagare un uomo.
Come una cougar con i suoi gigolò (a dire il vero non proprio come loro) mi sono affidata ad un professionista. La palestra in cui sono iscritta ha fatto da tramite e all'improvviso un giorno ricevo una telefonata: numero sconosciuto, rispondo, voce profonda con accento da gladiatore romano: "Sono Fabrizio, il personal Trainer, mi hanno detto che hai bisogno di me".
Sei assunto, ho pensato.
Ma quanto costa? Non importa, lo voglio! 
Arriva il giorno del nostro primo incontro: da subito lui si interessa a me, fa domande sulla mia vita, guarda il mio corpo, osserva le mie curve, mi rassicura, mi aiuta, mi prende con le sue forti braccia, mi sposta, rimette a posto ogni attrezzo che mi fa usare, mi motiva e mi vuole vedere ogni settimana. E' andata, è meglio di un fidanzato!
Il giovedì pomeriggio, mentre filippine, ucraine e polacche si vedono nei parchi, io e lui ci incontriamo in palestra: ci vediamo al bar e mi porta in sala, per lui mi vesto bene, evitando le tute con i buchi che ho sempre messo e perfino cerco di abbinare i colori che indosso. Mi porta la borsa, stende il mio asciugamano sul tappetino, Fabrizio perfino conta per me, fa tutto lui, il mio motivatore a pagamento, io devo solo uccidermi di fatica: squat, affondi, addominali, sette minuti di ciclette, braccia, interno coscia, altri 7 minuti sull'ellittica, poi wave, sollevamento pesi... e lui sempre lì, al mio fianco.
A fine lezione, al posto di accompagnarmi a casa come farebbe un gentiluomo ad un appuntamento, lui si accerta che io salga sul tapis roulant e faccia i miei 20 minuti finali.
Anzichè controllare che io sia entrata nel portone, lui resta lì a guardarmi mentre ancheggio su quell'apparecchio infernale, e senza che io me ne accorga, mi aumenta la pendenza e la velocità, ma sempre stando attento al mio cuore affinchè io non muoia per un' aritmia improvvisa.
Invece del bacio della buonanotte, Fabrizio me ne da due sulle guance, e quando nei giorni successivi lo vedo con un'altra, lui la molla lì, viene a salutarmi, a chiedermi come sto, e spesso mi accorgo che mi guarda anche da lontano perchè mi corregge se sbaglio qualche esercizio.
Durante la settimana in genere mi manda un messaggino, in realtà solo per chiedermi conferma per il giovedì successivo, ma io lo trovo così carino da parte sua.
Come dite? Se si vedono i risultati?
Ovviamente No, ma che importa? Fabrizio è l'unico eterosessuale della mia vita che davvero si preoccupa per me e per il mio culone. Mai speso soldi migliori prima!
E se alla fine dell'allenamento con lui mi tremano le gambe, non è amore, è lo squat!







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