martedì 8 marzo 2016

Multitasking

Non è oggi ma tutti i giorni, e giù battute sessiste, polemiche femministe, dediche smielose e anche un tantino sfigate. E poi mazzi di bellissime mimose che però fanno starnutire la metà della popolazione e che stasera puzzeranno di pipì di gatto...
Sapete cosa vorremmo oggi? Un aiuto. Come, per esempio, qualcuno che faccia proprio quella cosa che ci serve in quel momento. Tipo porgerci le chiavi della macchina invece di farcele cercare come delle disperate nelle nostre borse enormi, che Noemi , porella,  c'ha pure fatto una canzone per quanto tempo ci perde ogni giorno (a proposito, a Noe', e comprala più piccola la prossima borsa, che nella tua c'hai messo davvero troppo), costringendoci ad appoggiare le buste della spesa a terra, a tenere la cassa dell'acqua gassata con il ginocchio contro il muro, la valigetta con il pc sotto l'ascella come fosse una baguette di Fendi​, ma riducendolo come un toast prosciutto e formaggio appena riscaldato alla piastra, il tutto mentre rispondiamo al telefono, nell'unico momento in cui non abbiamo gli auricolari infilzati nelle orecchie. Alcune di noi stanno correndo a casa dai figli con la febbre, la sesta nell'ultimo mese, altre (come la sottoscritta) a vedere la 4°stagione di House of Cards​ che abbiamo aspettato circa un anno. Ovviamente sta piovendo: d'altra parte è Marzo e si sa, è pazzo, ma pure noi con tutto questo multitasking, non stiamo proprio bene e pagheremmo per avere un braccio in più per tenere aperto anche l'ombrello e per essere dei polpi, anzichè delle "semplici" donne!
Perciò sforzatevi su, e porgeteci almeno le chiavi della macchina, dai...anche come un Labrador, con la bocca, se proprio vi fa fatica usare le mani.
Eccolo qua #quellocheledonnenondicono  ma pensano.
Buona #festadelladonna

Ps. Un grazie speciale a Michael Fassbender​ per essere per me una continua fonte di ispirazione.










mercoledì 2 marzo 2016

And the oscar goes to....

Leggo sulla mia Bibbia, Vanity Fair: "Ci siamo conosciuti a Roma nell’Anno Santo: il 1950. Lei è nata in Sicilia ma è venuta nella capitale a tre anni. Era amica di mia sorella Adriana. A me piacque subito moltissimo. Poi Maria ebbe un incidente, con la macchina di suo papà. Un attimo di distrazione, e andò a sbattere. La ingessarono dal collo alla vita, come si faceva allora. Soffriva moltissimo, io le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare. Perché nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. È stata bravissima lei a sopportare me. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata. E, certo, la fedeltà. Fatto sta che ci fidanzammo. E ci sposammo il 13 ottobre 1956: tra qualche mese festeggiamo i sessant’anni di matrimonio".
Il Maestro Ennio Morricone, vincitore del premio Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight di Tarantino dedicato a sua moglie, Maria, appunto, sua "mentore".
"Sono stato molto assorbito dalla professione e quindi la lontananza dalla famiglia c'è stata negli anni più intensi della mia carriera. Non ero del tutto assente, questo no, ma qualche momento importante in famiglia, qualche passaggio nell'educazione dei miei figli, me lo sono perso. Ho avuto una bella vita, avventurosa, ma avevo l'impressione di perdermi qualcosa. Mia moglie però c'era, c'era sempre, e per questo dedico l'Oscar a lei. Per la sua pazienza".
Se esistessero ancora uomini così forse non avrei un blog, e di sicuro avrei altro da fare.
#andtheoscargoestoMaria