mercoledì 16 settembre 2015

Mi dispiace

Avete sfogliato i giornali oggi? Solite cose, ma all'improvviso un titolo, proprio sotto la foto dei maschioni della nazionale di Basket, cattura la mia attenzione: "Zuckemberg annuncia l'arrivo del pulsante non mi piace". Annuncia....bah. Già la settimana scorsa avevo letto di un altro "annuncio"che anticipava l'uscita dell' iPhone 6S e del nuovo sistema operativo iOS 9. Annunci?
Ma l'annuncio non dovrebbe essere una cosa di comune interesse? Tipo quando, dopo la fumata bianca, il Cardinale dice "Nuntio vobis gaudium magnum" con il mondo intero partecipe, emozionato, commosso davanti al nuovo Papa? Oppure quello dell'Arcangelo Gabriele alla Madonna? Ho studiato dai preti e mi stanno tornando tutte le reminescenze di allora, ma per compensare e per avvicinarsi di più ai giorni nostri, memorabile l'annuncio in cui Robbie Williams lasciava i Take That. Vedete? Questi sì che sono argomenti di comune interesse, che uniscono i popoli e le religioni, mica un telefonino nuovo! Eh sai che stupore: ne hanno fatti 6 e ne hanno venduti miliardi, prevedibile che vadano avanti con la produzione, no?
E iOS 9? Chi di voi sa dirmi come funzionavano i precedenti 8, alzi la mano!
Nessuno... lo sapevo! E al primo che mi dice cose tipo "ma non capisci? C'è un business dietro tutto questo", arriva un ceffone subito, siete avvisati.
Torniamo al nuovo pulsante ora, che merita una bella riflessione ponderata: ieri Mark Zuckemberg, durante il consueto "Question & Answers" (una sessione di domande e risposte sul pianeta Facebook, pensate un po'),  ha spiegato che questo nuovo tasto non è stato pensato per consentire agli utenti di esprimere giudizi negativi, piuttosto "un mi dispiace" per esprimere la propria vicinanza a quelli che raccontano di notizie tragiche o disavvenutre, verso i quali un  "like" risulta inappropriato.
Zuckerberg ha espressamente parlato di empatia: "gli utenti non vorrebbero cliccare sul "Like" davanti a certi fatti, ma al momento non hanno scelta".
Porelli, e allora meno male che in fase di sperimentazione c'è 'sto "mi dispiace", perchè poi "mi dispiacerebbe" tanto per loro!
#maipiusenza!
Ne avevamo proprio bisogno! "Mi dispiace" ma io lavoro sui social e li frequento per diletto personale da almeno 7 anni durante i quali, confesso, vi siete impegnati un po' tutti a farmi pensare le cose peggiori di voi (mi dispiace). Alcuni poi, oh mammina Santa, mi hanno messo a dura prova! "Mi dispiace" ma, volente o nolente, ormai vi conosco, so tutto di voi (e mi dispiace), so dove siete, cosa mangiate, con chi uscite ( e spesso mi dispiace per voi), dove dormite, la tanta musica di merda che ascoltate (che dispiacere), le facce di ogni vostro parente e quelle dei vostri compagni di scuola, conosco (e me ne dispiaccio) gli stati d'animo che continuamente aggiornate, i mestieri che (con dispiacere) fate, i look che sfoggiate manco foste gnocchi (mi dispiace, ma non lo siete, giuro) e i posti che frequentate spacciandoli per "cool" quando in "cul" vi ci manderei io, e non sapete quanto mi dispiaccia non poterlo fare!




mercoledì 9 settembre 2015

GOD SAVE THE QUEEN

Sono giorni che mi avvicino al foglio bianco del mio blog e torno indietro, un po' per lo stato d'animo non sempre "Up", e un po'perchè, in fin dei conti, nessuna delle notizie degli ultimi giorni mi aveva convinto, facendomi rimandare sempre di più un nuovo post. Certo, Johnny Depp al Festival di Venezia aveva colpito anche me, ma mai avrei saputo fare qualcosa di così carino come la mia "collega" blogger "Non conto fino a 10" ed il suo geniale "what cazz happened to you"!
Si', Luca Argentero ha deciso di farmi zompare le coronarie sulle copertine dei giornali, all' Expo devo ancora andare e forse la nuova edizione di "Pechino Express" poteva essere un valido spunto, ma ho preferito godermelo anziché passarlo con il Mac sulle gambe. Ma finalmente, a tirarmi fuori dal mio letargo estivo, una notizia che mi ha colpito ed ispirato: la Regina Elisabetta oggi batte ogni record e diventa la sovrana con il Regno più lungo, con i suoi 63 anni e 217 giorni superando perfino la Regina Vittoria. Miiiinchia... che a proposito di reali ci sta bene.
Per capirci, avendo oggi 89 anni, la "Betty" ha passato più del 70% della sua vita a regnare. E non ditemi che "Miiiiiinchia" non viene proprio spontaneo anche a voi!
Che poi, quando nel 1952 la "Eli" salì al trono in seguito alla morte del padre Giorgio VI, lei, che aveva appena 26 anni, fu incoronata Regina del Regno Unito. E pensate che il Commonwealth (e certo mi so' documentata prima di scrivere) all'epoca aveva solo 8 stati membri, invece oggi sono 56 di cui 16 hanno chiesto di averla come capo di stato, cioè non sono stati conquistati con un'invasione, lo hanno proprio chiesto loro. Io, invece, a quell'età ero ancora all'università (me la sono presa un po' comoda) a scrivere la mia tesi su "Friends" (mica cotica), non sapevo ancora di voler fare Radio, non avevo neanche Facebook e mi divertivo parecchio!
Elisabeth, oggi per il suoi 89 anni, non ha rinunciato agli impegni di lavoro: presenzierà all'inaugurazione di una linea ferroviaria salendo su un treno a vapore "simbolico", e passerà il pomeriggio e la sera con il marito, con William e Kate e i pro-nipotini George e Charlotte.
Io per il mio ultimo compleanno, che in assoluto detesto festeggiare, ho offerto un aperitivo ai miei amici più cari e ho vieteto l'ingresso ai miei, seppur amatissimi e splendidi, nipotini Vittoria e Alberto.
La "Queen" poi, ha richiesto che non venissero organizzati dei festeggiamenti troppo sfarzosi per questo suo record, perchè le "sembrava brutto" nei confronti dei suoi avi che l'hanno preceduta, e se non fosse stato per i media, lei non avrebbe nemmeno fatto un brindisino, ma sarebbe stata con il marito Filippo nella residenza di Balmoral, quel semplice "castelluccio" scozzese dove la Regina passa sempre agosto e settembre.
Ah sì? Invece io, per aver vinto un concorso radiofonico, mi sono scritta una pagina sul blog (e voi ne sapete qualcosa), ho pubblicato una foto accompagnata da un post scritto, manco fosse il discorso del Presidente della Repubblica a Capodanno a reti unificate.
Lo storico inglese David Starney (ve l'ho detto che ho studiato), di lei ha scritto " Il segreto della sua popolarità? Non aver fatto, nè detto niente". Io, al contrario, parlo tanto, sogno di farlo per mestiere alla Radio e nel frattempo scrivo su un blog che condivido sui tutti i social. Non a caso lei è la Regina ed io no, e secondo me è , ed è stata pure una gran rimpicoglioni, ma chi non lo è? Eppure un paio di cose in comune le abbiamo: l'amore per i colori pastello, per i cani, c'hai certi gioielli... e ti piace bere... perciò lunga vita a te, cara "Bettina" ed ovviamente, God Save the Queen!