venerdì 29 gennaio 2016

Lo sposato


La mamma di Forrest Gump, diceva che "la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quale ti capita". Io invece, che cerco di evitare calorie inutili pure nelle metafore, mi sento più una che gioca continuamente al Mercante in Fiera. Avete presente? Ogni carta rappresenta una figura, per iniziare a giocare ti danno delle carte e le altre le compri con un'asta al buio. in cui ti batterai per aggiudicartele senza sapere bene quante e quali saranno. Alcune alla fine risulteranno vincenti, altre no. Tutto chiaro? Benissimo.
Nella mia personalissima versione anzichè il lattante (noto per non essere mai vincente), la pagoda, Carote e funghi, la paradisea (what?) o il bersagliere, a quanto pare mi sono svenata per aggiudicarmi delle carte davvero, ma davvero davvero... demmmmmerda. Pagandole parecchio, il "mercante" ha rilasciato l'indeciso, il sociopatico, il ce_l_ho_solo_io, lo stronzo (peggio del lattante, con lui non si vince mai), l'inutile, e lo Sposato. Se dò retta a Vittorio De Sica che, in "L'oro di Napoli" giocando a Scopa diceva "la carta sa da chi deve andare", devo dedurre che il destino con me - e non me ne voglia accanendosi ulteriormente - è un po' bastardo. Alcune carte si spiegano con il loro stesso nome, ma altre meritano qualche spiegazione. L'INDECISO: l' eterno frustrato diviso tra l'enorme dilemma "me la faccio, oppure no?" (se questi sono i presupposti, per non saper nè leggere nè scrivere, dammi retta, "lassa sta"). IL SOCIOPATICO invece ti contatta, ti chiama, a modo suo ti corteggia pure, e ti vuole, oh sì che ti vuole, possibilmente via Whatsapp, o al massimo su Messenger, o qualunque cosa purchè sia virtuale e che non preveda incontri con persone-cose-animali veri. Il CE_L_HO_SOLO_IO dai, non merita spiegazioni ulteriori, invece LO STRONZO richiederebbe forse un blog a parte. Lui ha il suo fascino e purtroppo un intero partito delle femmine cretine, a cui evidentemente senza accorgermene mi sono iscritta, tesserata e di cui sono talmente un'attivista che sarò presto presidentessa ad honorem. Alla centoventinovesima volta in cui ti dice che ti chiamerà (ma non lo farà, chiaramente), giuri a te stessa che ti negherai a lui, anche se dovesse camminare per te sui carboni ardenti urlando come Jucas Casella; poi però il giorno X, non conti nemmeno fino a 3 che sei già in macchina per raggiungerlo - perchè mica ti viene a prendere lui - a casa.
Poi c'è L'INUTILE, ed io sono davvero stata fortunata  perchè non ne ho conosciuto solo uno, io mi sono creata proprio una rete personale in tutte le maggiori città d'italia! Praticamente, parlando in termini radiofonici che tanto mi piacciono, ho creato un Network di Inutili. Mi mancano ancora Trentino Alto Adige, Marche e Calabria ed è fatta: da Nord a Sud ho la mia squadra di inutili che, in quanto tali, si fa sentire sempre nel momento in cui non possono fare niente, non dicono niente e non servono a niente, se non a ricordarti perchè li chiami Inutili. Perchè allora frequentarli? Perchè la testa deve svagarsi ogni tanto, avere un pensiero diverso da casa-lavoro-salute-tasse, ne serve uno più leggero, che ci dia un "friccicorino". L'importante è non credere MAI a quello che gli inutili dicono: "vorrei che fossi qui" (proprio quando sono a 300 km di distanza);"mi manchi, come devo fare per rivederti?" (treno? aereo? autostrada? Bla bla car?); "Non mi darò pace fino a che non ti avrò baciata" (allora fallo e diamoci pace tutti e due); "non riesco a dormire perchè penso a te" (Carino! Ora zitto e dormi). E arriviamo all'ultima tipologia: LO SPOSATO . Capirai, il mondo ne è pieno, non giudico nessuno anzi, chi è senza peccato scagli la prima pietra, quindi non sarò io a moralizzare sulla questione, ma LoSposatoNonDichiarato no, dovrebbe essere perseguibile dalla legge.
Campione olimpionico del flirtare, con lui si può chiacchierare, scherzare, confidarsi, confrontarsi e anche solo salutarsi senza mai sfiorarsi. E' un uomo adorabile, proprio quello che desidereresti, vi piace parlare di qualunque argomento, ma senza che lui mai, MAI, m-a-i, dica che non solo è impegnato, ma addirittura sposato (e forse presto castrato).   Che sia chiaro: non mi sconvolge che un uomo già impegnato possa fare lo spiritoso con una, sono profondamente cinica e difendo la leggerezza molto più che i panda, il tartufo bianco e il sale rosa dell'Hilamaya. Sono anche consapevole che alla mia età le rimanenze di magazzino sono poche e al massimo puoi trovare un usato "di seconda mano"...mi sta bene, ma non tollero di essere presa per il culo da uno che si toglie la fede all'occorrenza. Ma non è una bugia, è solo un'omissione, giusto? Per fortuna che per questa e tutte le altre cose che si dimenticano di dire c'è Google che dice sempre la verità.
Come Paolo Fox.


lunedì 25 gennaio 2016

Vorrei vedere voi...

Miriam Catania, moglie (o ex?) di Luca Argentero, è stata fotografata in un bar di Roma a bere un cocktail. I titoli dei giornali rosa, che io consulto come un idraulico fa con le istruzioni della caldaia, un avvocato con il codice civile e un sacerdote con la Bibbia, sostengono dopo che il marito l'ha lasciata qualche settimana fa, lei ora sia depressa e disperata perchè paparazzata senza trucco e trasandata. I titoli su questi settimanali e i commenti in rete, parlano di sguardo fisso nel vuoto e assente, di profonda delusione e - causa bicchiere di Spritz tra le sue mani- inutile dirvi, definiscono Miriam come una che affoga i suoi dolori nell'alcool.


A questo punto, capirete anche voi, urge un mio intervento.
E' vero, Miriam Catania non è certamente la mia preferita, posso pure affermare che mi sta un po' sulle palle, che non amo il suo modo di recitare e perchè a causa sua rosico di brutto da 11 anni, quelli che lei ha passato al fianco di Argentero, ok.
Ed è vero anche che quando lui l'ha lasciata, io, proprio su questo mio spazio, ne ho esultato a mio modo. Ciononostante, mi pare eccessivo, davvero oltre ogni modo, questo accanimento della stampa, mia fonte vitale, su di lei: "Ha lo sguardo perso nel vuoto"; "a stento la si riconosce", "smaltisce la delusione ad un tavolino di un bar"; "ricominciare senza Luca"...
No, dico.... ma de che stamo a parlà?
Vi vorrei proprio vedere tutte, così come siete adesso, verso le 19.00 di un giorno qualunque della settimana, dopo una giornata di lavoro, che magari non vi va di tornare subito a casa e vi viene voglia di fermarvi prima a bere uno spritz (anche un paio vanno bene). In compagnia o da sole non importa, avete sete, e in fin dei conti siete anche stanche, ma chi se ne frega di quanto siano gnagne quelle intorno, voi volete uno spritz, mica dovete per forza socializzare! Metteteci in tutto questo che vostro marito, un figo che avete amato più di dieci anni, vi ha lasciato da un mesetto, e - si mormora - frequenti ora una 24enne gnocca, ma gnocca vera.
Struccata.... trasandata... alcoolizzata...
Care "Rosalbe" non dite cazzate: lei, anche se struccata e trasandata, intanto un Luca Argentero lo ha pur sempre sposato.
Io no, e voi?
#rosicone



mercoledì 20 gennaio 2016

Ponzio Pilates

Secondo un articolo sulla Gazzetta dello Sport: "il testimonial più famoso del Pilates declinato al maschile è il bellissimo David Beckham che aveva rivelato il segreto della sua eter­na giovinezza: il Pila­tes. «Faccio un'ora di Pilates al giorno e non mi sono mai sentito così bene». Prati­cato da più di 10 mi­lioni di persone nel mon­do, tra cui gli All Blacks neozelandesi, e dal A.C. Milan, dove Beckham dice «me lo hanno fatto conoscere riportandomi al massimo della for­ma». 
EH NO, ADESSO PARLO IO!
Faccio Pilates 3 volte a settimana, e ho scelto - pagandola per altro fior di quattrini per un abbonamento annuale - una palestra "fighetta", di quelle, per intenderci, in cui Melissa Satta e Belen Rodriguez amano farsi i selfie allo specchio con l'ashtag #workout, #gym e #fitnesstime. Ok, che li facciano pure, che me ne frega, ma sia chiaro che oltre la mia cervicale che convive con me come in un'ottuagenaria, nessun altro muscolo, organo vitale, nè uno dei miei 5 sensi ne traesse un solo beneficio, tanto meno la vista.
Il pilates sarebbe uno sport da uomini? E allora spiegatemi perchè, nel mio corso di 30 persone, 20 sono donne over 60 che per altro riescono in esercizi che io non riesco neanche a capire, figuriamoci a mettere in pratica; 5 sono ragazzette strizzate in shorts inguinali che si sono iscritte ispirate dai selfie su Instagram della Satta e della Rodriguez di cui sopra, 2 (si solo due) sono uomini ma sopra i 50, e allo stesso tempo sotto il limite minimo della decenza, e 1, infine, non ho ancora capito bene cosa sia. E poi ci sono io, che non ho mai, e sottolineo MAI, visto niente che si avvicinasse neanche alla lontana agli All Blacks, ai calciatori del Milan nè -e ne sono certa- a David Beckham, tutt'al più a Davide Mengacci.

Ma porca xxqukidzogeigcqugujcgyhigwksytdfgehklcvpretassbfq, per favore #nonmipilatesperilculo !

martedì 19 gennaio 2016

Lorenzo

Me la ricordo la prima volta che l'ho visto: era un sabato sera ed in tv c'era Fantastico, forse presentava Adriano Celentano. Mia sorella maggiore, allora quattordicenne, lo riconosceva come il Dj del Lanternone, discoteca di Palinuro, località di mare che frequentiamo da prima ancora di nascere, mentre io ne rimanevo folgorata. Era il 1988, avevo 7 anni e scoprivo il mio primo, e forse unico, idolo: Lorenzo Cherubini, per tutti Jovanotti, o anche solo Lorenzo.
Così diverso da tutto quello che avevo visto e sentito nella mia "lunga" vita, cantava cose ben lontane dai Cocciante, Ranieri e Baglioni dell'epoca, diceva cose strane tipo "E' qui la festa?" e anzichè di amori non corrisposti o finiti  o, peggio ancora, finiti male, lui parlava di puzza di benzina e di Vasco (ndr Rossi) che per una bambina di sette anni, all'epoca rappresentava l'anticristo.
"Forte questo!" pensavo,e già ormonalmente scossa, aggiungevo..."e che fico!".
Dopo 28 anni di fedeltà assoluta, che forse solo Penelope - se fosse stata vera - avrebbe potuto dedicare a Ulisse, stento a credere che lo stesso che urlava "Gimme Five", e al quale non si sa perchè, bisognava rispondere "Alright", sia lo stesso che mi ha smosso e commossa negli anni successivi con "Come musica", "Luna di città di Agosto", "La terra degli uomini" o "Gli Immortali".
Possibile sia quell'animale, di cui non ho ancora capito esattamente la specie e la razza di appartenenza, ma che ieri sera nella tappa di Firenze del suo tour (bada bene, il secondo in un solo anno), mi ha fatto ridere, ballare, cantare, urlare e divertire un sacco per due ore??? Il bello poi è che di suoi concerti ne avrò visti otto, o forse nove o dieci, non ricordo, ma ogni volta, mi lascia con i miei soliti interrogativi senza risposta:
Ma siamo proprio sicuri che abbia (quasi) 50 anni?
Ma siamo sicuri che non si droghi?
Ma come fa a vestirsi così, senza sembrare ridicolo?
Ma quanto è bello?
Ma no, sul serio... QUANTO è bello?
Ma quanto sono lunghe quelle gambe poi?
Ma quanto la ama "quella"? (si perchè le fan, sono gelose perfino delle mogli)
E per quanto sembri incredibile, lo guardo sul palco e rivedo lo spilungone con il cappellino "Boy" messo di lato che ciondolava a Sanremo, quello del poster appeso in camera mia con la divisa da militare, quello di cui avevo il quaderno ed il diario con scritto "Yo", quello che cantava "io ti cercherò" durante il mio 1° bacio a una festa delle medie, l'unico capace di farmi smettere di mangiare carne per qualche mese (per fortuna poi sono tornata cannibale), quello dei pomeriggi su DeeJay Television, quello della giraffa sull'avambraccio, quello con la risata ed il naso storto più bello che abbia mai visto.
Quello che di mestiere non fa il cantante, ma il comunicatore, che è molto di più.
Quello a cui, anche ieri sera, all'immancabile "Gimme Five", abbiamo urlato come sempre,  "Alright".



Ps: Il video, compreso il montaggio, mi sono divertita a farlo stamattina, con le orecchie, gli occhi e il cuore ancora pieni. 


                                   





giovedì 14 gennaio 2016

Pensiero Stupendo

Io mezza impigiamata, con con capelli "arrovogliati" in una specie di chignon, ci metto mezz'ora per bollire dei broccoli per cena.
Lui (parlo di Carlo Cracco), nel suo camice bianco che tanto mi ricorda Richard Gere in "Ufficiale e Gentiluomo", in TV ci sta mettendo 45 minuti per fare "Piccione con nespole, rape bianche con succo di peperoni, prezzemolo e barba del frate".
Ora... io non so dove sia il frate sbarbato ma sappia che vorrei tanto incontrarlo per poter confessare i miei pensieri impuri!
#signorepietà




lunedì 11 gennaio 2016

Singlemarket

Nei giorni scorsi centinaia di ragazzi single si sono ritrovati all'Esselunga di via Papiniano, a Milano, con lo scopo di fare nuove amicizie: un evento creato su Facebook che in poche ore ha raccolto un sacco di adesioni. D'altra parte il supermercato è un luogo di incontro, hai vosto mai che da cosa nasce cosa?
La notizia è di qualche giorno fa, ma quando ieri sono andata a fare la spesa, sentendomi desolata, triste e sfigata, perfino più del solito, mi è tornato in mente l'evento di Milano.
Innanzitutto il primo vero problema è che a Roma, dove vivo, la mia amatissima "Esselunga" non c'è e se lo avessi saputo prima, probabilmente non avrei mai lasciato la natia Firenze. Vabbè, andiamo avanti perchè i problemi non finiscono qui. Al rientro dalle vacanze di Natale si sa, il frigo è vuoto e solitario come la particella di sodio dell'acqua Lete. Al suo interno io ci ho ritrovato solo un tubetto di maionese che al massimo mi sarei potuta spalmare su un dito (come si fa con il dentifricio quando dormi fuori casa e non hai lo spazzolino) visto che in casa non avevo nessun genere alimentare con cui mangiarla. Il solito pacchetto di bottarga sottovuoto che mi riprometto da mesi di cucinare per un'occasione speciale (che tarda ad arrivare, a quanto pare); quell'unico yogurt alla pesca che avevo lasciato, che nel frattempo è diventato gorgonzola, e un ciuffetto di sedano davanti al quale mi fermo cercando di capire come e quando sia entrato nella mia cucina. Con questi ingredienti neanche il più ingegnoso dei concorrenti di Masterchef uscirebbe da un "Invention Test" senza essere scamazzato di botte da Antonino Cannavacciuolo, quindi... urge spedizione al Supermercato più vicino. Il deserto dei tartari, evidentemente, non era solo nel mio frigorifero, ma forse anche in quello di una casa di risposo per anziani. Altro che single, possibilità di incontri e di rimorchiare! Nel mio supermercato non c'è un anima, non un'anima decente almeno, o comunque nessuno che abbia meno di 108 anni. Sempre più sconsolata, ripensando ai single all'Esselunga di Milano con un certo giramento di "balls", mi guardo attorno: banco della frutta e della verdura, nessun baldo giovane, ma meglio così, sono fiorentina e ai limiti del cannibalismo, quindi vegetariani e vegani, non fanno per me. Scanzo un paio di anzianotti e raggiungo il banco del pane che, mi ripeto non dovrei mangiare, ma metti caso che "LUI" è lì? Oh, Fabio Volo faceva il panettiere prima, magari trovo un suo erede, no? No. Immaginavo. Pescheria: magari il mio uomo mangia e cucina pesce fresco e non disgustosii bastoncini surgelati. Non c'è, e se c'è evidentemente, si sta mimetizzando tra le sogliole, il che non depone a suo favore. E visto che la cosa più "stimolante" in questo settore sono i gamberi argentini, che io ovviamente immagino ballare il tango, meglio proseguire. Provo là dove ci sono i prodotti macrobiotici: vegano no, ma se mangia sano e pulito mi piace, e visti i prezzi, mi convinco che LUI è anche ricco. Non c'è e per fortuna non è nemmeno tra i surgelati: freddolosa come sono quando passo di lì mi copro manco dovessi andare a Courmayeur. Guardo tra i detersivi ma il mio Mastro Lindo non è neanche lì. Sono praticamente quasi alla cassa quando uno "Scusi???" mi fa pervadere di brividi la schiena. Un uomo, dalla voce non direi un ragazzino, ma un gentleman che mi da del Lei... con un sorrisetto malizioso del "ti stavo aspettando" mi giro, ed eccolo lì... un simpatico higlander alto poco più di due Puffi che mi dice "Signorina, visto che lei è così alta, mi prenderebbe la carta igienica in offerta lassù?" Che stupida.... ma come ho fatto a non pensarci prima?!?! Il mio Lui fa la cacca!

http://video.repubblica.it/edizione/milano/milano-raduno-di-single-all-esselunga-qui-per-rimorchiare-tra-gli-scaffali/224183/223439?ref=tbl




martedì 5 gennaio 2016

Cambiamenti

Pensare che fino a 5 anni fa non mangiavo i broccoli, poi ho cambiato idea e adesso ne sono ghiotta. La stessa cosa con i ceci, non mi piacevano e adesso li amo. Ho cambiato ben 3 città, e non so più quante università. Ho cambiato colore di capelli, idea su qualche persona (poche in effetti) e mi è capitato di cambiare qualche modo di fare. Ammetto che ho cambiato qualche regalo di Natale, ultimamente ho cambiato macchina e la settimana dopo ho dovuto perfino cambiarle una ruota. E anche se solo gli stupidi non cambiano mai idea, solo su due cose io non la cambio: parrucchiere e radio preferita. Ora però, caro Ricky Martin, ti chiedo: quand'è che anche te CAMBI qualcosa e torni (o diventi) eterosessuale?!?!  
Giuro che se lo fai, cambio idea anche sul tuo slippino...