venerdì 1 maggio 2015

Dica 34

E' da un po' di giorni che non scrivo nulla sul mio blog, un po' perchè mi è mancata l'ispirazione - se così si può definire - e un po' perchè sono stata presa dal lavoro, da qualche visita medica, dalla mia vita familiare e dal mio compleanno! Che se fosse solo per i regali e gli auguri di chi ti vuole bene, o quelli comunque graditi di tutti coloro che accendendo Facebook, passano a farteli sulla bacheca, sarebbe anche bello! Ma se poi, come faccio io, ci si sofferma ansiosamente a pensare alla cifra di anni... bhè, l'entusiasmo passa in un attimo.
34.
Ho 34 anni.
Trentaquattro.
Inevitabile per me fare i bilanci, pensare a cosa ho combinato di buono in questi anni e cosa ancora non ho raggiunto. A quella che sono e quello che vorrei essere. A quello che ho e quello desidero ancora. Il mio personale bilancio non è nemmeno dei peggiori, se solo lo avessi fatto in 10 anni di meno. Invece no, ho tutti questi anni e non ne avevo mai avuti cosi tanti prima! :-P
Finchè erano 33, che pure mi sembravano parecchi, per qualche mese, almeno, ho potuto dire di averne quanti Radio Deejay (chi mi conosce sa che è il mio sogno quasi proibito), oppure quanti i giri di un vinile, ma 34? Non c'è niente di carino da associare a questo numero! Pensateci: i gatti della canzone erano 44 e se anche volessi adattarli alla mia età, non potrei più dividerli per 6 con il resto di 2. Non sono 24 come i mila baci di Celentano. Non sono 54 come il fighissimo studio di New York frequentato da Andy Warhol. Ma nemmeno 84 come l'Equipe in cui cantava Maurizio Vandelli. Per fortuna non sono i 27 di Kurt Cobain, Jim Morrison o Amy Winehouse, ma ahimè neanche i 25 anni di Federica Nargi. Non sono 23 come lo storico numero della maglia di Michael Jordan, nè 10 di quella di Maradona e nemmeno il 7 di Cristiano Ronaldo.
Non sono 25 come il Natale e nemmeno 31 come l'ultimo dell'anno.
Non sono 5 come le dita di una mano, 12 come gli apostoli, ma neanche 3 che invece è così perfetto. Non sono 7 come i nani, le meraviglie del mondo, le vite di un gatto, i colli o i Re di Roma. Ma allo stesso tempo non sono manco 77 come le gambe delle donne, che poi io sempre avute solo 2 e nemmeno le vorrei le altre 75. Non sono i 40 anni del divino David Beckham, non i meravigliosi 50 di Robert Downey Jr, nè gli 81 stupendamente portati da Giorgio Armani.
Paradossalemente non sono i 90 della paura, eppure mi spaventano parecchio.
Sono inutilmente 34: ho appena superato di uno gli anni di Cristo, ma lui si sa, si era fermato ad Eboli, io almeno qualche viaggetto in più, l'ho fatto.


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