mercoledì 2 marzo 2016

And the oscar goes to....

Leggo sulla mia Bibbia, Vanity Fair: "Ci siamo conosciuti a Roma nell’Anno Santo: il 1950. Lei è nata in Sicilia ma è venuta nella capitale a tre anni. Era amica di mia sorella Adriana. A me piacque subito moltissimo. Poi Maria ebbe un incidente, con la macchina di suo papà. Un attimo di distrazione, e andò a sbattere. La ingessarono dal collo alla vita, come si faceva allora. Soffriva moltissimo, io le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare. Perché nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. È stata bravissima lei a sopportare me. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata. E, certo, la fedeltà. Fatto sta che ci fidanzammo. E ci sposammo il 13 ottobre 1956: tra qualche mese festeggiamo i sessant’anni di matrimonio".
Il Maestro Ennio Morricone, vincitore del premio Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight di Tarantino dedicato a sua moglie, Maria, appunto, sua "mentore".
"Sono stato molto assorbito dalla professione e quindi la lontananza dalla famiglia c'è stata negli anni più intensi della mia carriera. Non ero del tutto assente, questo no, ma qualche momento importante in famiglia, qualche passaggio nell'educazione dei miei figli, me lo sono perso. Ho avuto una bella vita, avventurosa, ma avevo l'impressione di perdermi qualcosa. Mia moglie però c'era, c'era sempre, e per questo dedico l'Oscar a lei. Per la sua pazienza".
Se esistessero ancora uomini così forse non avrei un blog, e di sicuro avrei altro da fare.
#andtheoscargoestoMaria



Nessun commento:

Posta un commento