giovedì 1 ottobre 2015

Nel nome del padre


"Ciao, sono Giangiola"
"Come?"
(imbarazzata)"Eh lo so, è un po' strano: GIANGIOLA"
"Gian ???"
(scandisco bene) "Gian-gio-la"
"Sul serio, ma che nome è?"
(respiro) "In realtà è un soprannome, ma è da quando sono nata mi chiamano tutti così..."
Una prassi questa, a cui mi sottopongo da sempre e con la quale ho imparato a convivere. Ormai ho stilato una scaletta e quasi mi dispiace quando qualcuno capisce il nome alla prima botta e non devo seguirla. Sul lavoro mi sono sempre presentata con il nome vero, ma tempo una settimana dopo, ero Giangiola per tutti; la stessa cosa a scuola: sul registro il mio nome ma alle interrogazioni e agli incontri con i professori, si parlava di Giangiola. E che io ricordi, fatta eccezione per tutti quei nomi amorosi che solo le mamme danno, non credo la mia mi abbia mai chiamato in maniera diversa da Giangiola.
Io dico Giangiola e la gente capisce Angela, oppure Gianna, o chi, come il mio capo, lo storpia in Gigliola e giuro che c'è stato chi mi ha chiamato "Giandla" per ore pur di non dirmi che non aveva capito. Alle mie amiche piace "Giangiul'è" (mille culure), per i miei nipotini sono Zia G mentre per le mie sorelle sono stata Jangila, Giugola, e prima ancora Mafalda e pure Playmobil ma quella fu colpa di un taglio di capelli che mi sbagliarono da bambina.
E visto che non bastava il primo, ho anche un secondo nome, Maria (con cui sono costretta a firmare i documenti) ed un terzo, il più improbabile di tutti, Arcobaleno (sì come quello che esce quando piove ed esce il sole). Più facile ora capire il perchè Giangiola: è simpatico, ci sono affezionata e nel voler fare radio, si è rivelato anche un ottimo "nome d'arte".  Un nome che non è un nome, è strano, ma è mio. Che poi se i nomi strani per i figli li scelgono attori o personaggi dello spettacolo, sembra fighi, e invece...
Prendi Elisabetta Canalis che ha appena avuto con il marito americano, la piccola Skyler Eva: in un colpo solo penso al decoder di Sky, ad una videochat su Skype e a prenotare un volo su Sky Scanner! Oppure Ilary Blasi che aspetta il terzo figlio: i primi due li ha chiamati Christian (ovviamente con la H) e Chanel, normale quindi preoccuparsi per il nascituro! Roba da soubrette? No, visto che i figli di Jaky Elkann, erede Agnelli, si chiamano Lupo, Oceano e Vita. E Madonna? Quella sempliciona dopo aver scelto questo nomuccio per la sua carriera da cantante, ha chiamato la figlia Lourdes Maria. Il suo ex marito poi, Sean Penn, con Robin Wright hanno chiamato il figlio Hopper che è il nome della scatola di legno nella quale i parlamentari americani inseriscono le proposte di legge alla Camera dei Rappresentanti. Ma ti pare?!? Gwyneth Paltrow e Chris Martin hanno chiamato la figlia Apple, cioè "mela", ma a lui è permesso tutto, può fare quello che vuole. Mentre Demi Moore e Bruce Willis no, visto che le tre figlie le hanno chiamate Tallulah (nella lingua degli indiani d’America,“cascata”), Scout, (che vuol dire "spia") e Rumer (in romeno significa "nomade"). Ma perchè? Poracce, ma vi stavano già sul culo prima ancora di nascere? Briatore e la Gregoraci  hanno scelto per il loro figlio Nathan Falco, ma sono certa sia un nome tipico calabrese. Ah non lo è? E allora niente, siete cattivi!
Poi ci sono i burloni come Kanye West e Kim Kardashian che hanno chiamato la figlia North in modo che, tra nome e cognome, venisse fuori "Nord Ovest" e si sprecano le battute sul prossimo bebè in arrivo! Roba che neanche Max Pezzali degli 883 avrebbe osato tanto, o forse sì, visto che lui per suo figlio la scelto Hilo, come un'isola delle Hawaii. Ma cosa fai Max, che sei di Pavia, su!!!
Quindi in conclusione, pensandoci e ripensandoci, mi rendo conto che i miei genitori non hanno fatto poi un così grave danno a chiamarmi Giancarla, il nome del mio papà, ma su di lui molto più bello.



 

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