Bene, ieri sera ero all'anteprima di "La la land". Per carità, non ho nessuna intenzione di passare guai sul lavoro nè, quindi, di spoilerare niente sul film, dirò solo che è davvero bello, ma forse gli 8 Critic's Choise Awards, i 7 Golden Globes vinti e le 14 moninations ai prossimi Oscar, lo avevano già fatto ampiamente capire, o forse sono io che sono molto intuitiva? Non lo escludo.
Il film ha davvero una bella storia, è divertente, musiche stupende che canticchio da quando sono uscita dalla sala, costumi bellissimi, e gli attori poi, Emma Stone è bravissima, e poi anche "coso" devo dire che mi ha stupito. Ecco, quel che mi preme raccontare oggi in questo mio amato spazio, è proprio la questione che riguarda lui, Ryan Gosling, "coso" appunto.
Avete presente? Biondino, occhietti piccoli, col capello sempre rileccato, leggera gobbetta al naso e la forma della bocca strettina che non mi ha mai convinto. Orietta Berti, mia guru, insegna che quelli con le labbra come le sue sono uomini di cui non fidarsi, e avendolo detto Oriettona io non ne potevo non tenere conto, perfino andando contro la divina (Selvaggia Lucarelli) che da sempre tesse le lodi di quest'uomo e quando lo avevo visto nel film "Le pagine della nostra vita" tra noi non era scattata nessuna scintilla.
Intendiamoci, brutto unn'è mai staho (oggi torno a Firenze , si sente?) ci mancherebbe, ma non si era mai meritato un posto nel mio personalissimo Olimpo, quello in cui Jude Law, Michael Fassbender e George Clooney convivono, lavano la macchina il sabato mattina, giocano a carte e si danno il cinque con Alessandro Gassman, Jovanotti, Carlo Cracco e un altra decina di personcine moooooolto carine. Diciamo che tra il bene il male, lo yin e lo yang, il bianco e il nero, la destra e la sinistra, il farmelo o non farmelo, se proprio un Ryan nella mia vita doveva esserci, era Reynolds e non Gosling.
Poi ieri sera, oltre che il film dell'anno ero curiosa anche di vedere lui e.... bah... che dire? Devo confessare che - sperando che la Berti non la prenda male, ma se anche lei avesse sentito come canta, e visto come gli cascano bene i pantaloni in tutto il film e quelle sue dita lunghe e affusolate suonare il piano, mi capirebbe e gli aprirebbe lei stessa la porta (di casa mia Orietta, non la tua), ci darebbe la sua benedizione e ci consiglierebbe di cambiare il nome sul nostro citofono con "Giangiola la land"
Benvenuto quindi anche a Ryan Gosling nella mia vita, con quei bei calzoni, stellina, mettiti lì seduto vicino a Jake Gyllenhaal e fate pure amicizia.
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