Ieri ha sfilato sul red carpet del Festival del cinema di Cannes, stregando pubblico e fotografi con un abito sottoveste di Alexandre Vauthier rosso fuoco, sotto il quale, mi pare evidente, non indossava niente.
Va bene.
Io mi chiamo Giangiola, che magari in qualche lingua straniera vuol dire "gnocca da paura", mia sorella oggi sta a casa perché sua figlia ha la febbre, al suo matrimonio 8 anni fa anche io avevo un vestito rosso da sera scollato e indossarlo senza reggiseno mi sembrava già audace, ma le mutande, se ben ricordo, erano quelle stile Bridget Jones effetto "pancia piatta".
Ora sto andando a lavoro e oggi indosso una felpa rosa, che quando l'ho comprata mi piaceva tantissimo, pochi minuti fa mentre creavo il collage con le foto della smutandata a Cannes, invece mi sentivo tanto "il Tenerone" di Gianfranco D'angelo ai tempi di "Drive In", quando Bella non era nemmeno nata, e forse si stava anche meglio
#pippopippopippo